Stare, associazione italiana delle residenze d’artista che operano nell’ambito delle arti visive, con l’obiettivo di valorizzare la pratica della residenza come processo di ricerca e produzione del contemporaneo. Stare nasce su iniziativa di dieci residenze italiane per dare vita ad un coordinamento e una rappresentanza della presenza diffusa in tutto il paese di progetti territoriali di arte contemporanea che operano in contesti specifici attivando percorsi di interazione e coinvolgimento delle comunità.
I dieci fondatori di Stare sono: Cantieri d’Arte (Viterbo), Diogene Bivacco Urbano (Torino), Fare (Milano), Guilmi Art project (Guilmi, Chieti), Interzona/LIminaria (San Martino Valle Caudina, Avellino), Limiti Inchiusi (Limosano, Campobasso), Ramdom (Castrignano de’ Greci, Lecce), The Blank Contemporary Art (Bergamo), Viaindustriae (Foligno), Associazione Culturale Vincenzo De Luca (Latronico, Potenza).
Il percorso di Stare prevede una serie di momenti formativi sui temi delle residenze, la costruzione di partnership nazionali ed internazionali, l’interlocuzione con enti territoriali e con il Ministero della Cultura per il riconoscimento delle residenze d’artista come istituzione culturale di riferimento per la produzione e la promozione dell’arte contemporanea secondo approcci collaborativi e coevolutivi in determinati contesti. Stare in residenza per un artista significa sempre più entrare nei processi sociali territoriali, interrogare il paesaggio e il contesto avendo cura della complessità di interrelazioni che esistono tra ambiente e insediamento umano. Per questo la pratica residenziale ha un valore come processo artistico culturale rilevante anche in contesti periferici e marginali, perché spesso diventa strumento di cocreazione e azione collettiva di trasformazione degli immaginari.
In questi ultimi dieci anni il panorama culturale ha visto una crescita esponenziale di progetti territoriali che hanno contribuito in maniera determinante a promuovere artisti e a produrre nuove opere d’arte, ma è mancato dal punto di vista istituzionale un riconoscimento al ruolo che questa costellazione eterogenea di realtà artistiche ha svolto per riequilibrare il problema strutturale dell’accesso alla cultura nei contesti marginali. Per questo Stare vuole valorizzare e raccontare una geografia italiana dell’arte dinamica, innovativa e che verso cui c’è sempre maggiore interesse della ricerca in ambito storico-artistico.